UN ITINERARIO DA VITERBO, CITTÀ PAPALE, AL LAGO DI BOLSENA
Per arrivare a Montefiascone e al Lago di Bolsena il percorso più agevole è l’uscita dall’Autostrada del Sole al Casello Orte in direzione di Viterbo, città che nel Medioevo assunse una notevole importanza storica. Il Papa Alessandro IV, per evitare l’ostilità della nobiltà e del popolo di Roma, nel 1257 trasferì la sede papale a Viterbo. Egli fece ampliare la Curia Vescovile, che diventò Curia Papale fino al 1280. Il “Palazzo dei Papi” insieme al Duomo è il monumento più importante della città. Dovete fare una sosta per visitare il palazzo, esempio architettonico tipico medievale.
IL FASCINO ANTICO DEL LAGO DI BOLSENA
Lasciata Viterbo risalite lungo la Via Cassia verso Montefiascone e il Lago di Bolsena. Attraverserete un territorio ricco di viti e di coltivazioni agricole molto curate. Montefiascone si trova su un alto colle di circa 600 metri di altezza e se volete risalire per le stradine fino in cima troverete la Cattedrale di Santa Margherita, risalente al Rinascimento, e la cui cupola di 27 metri di dimetro è visibile da tutto il territorio intorno. Da Montefiascone potrete godere di una suggestiva vista dall’alto del lago.
Per arrivare alla città di Bolsena e alle rive del lago da Montefiascone dovete percorrere una lunga strada in discesa. Bolsena è diventata una città “balneare”, nel senso che ha creato numerose attrezzature per il bagno nelle acque del lago e numerosi hotel per l’accoglienza dei turisti. Il Lago di Bolsena è di origine vulcanica, ha una forma rotonda e presenta due piccole isole al suo interno. Nella minore delle due, Martana, nel 535 d.C., per ordine del cugino Teodato che voleva tutto il potere fu assassinata Amalasunta, figlia del re ostrogoto Teodorico. Il lago è anche famoso per le anguille che vi si pescano. E le sue anguille erano famose anche nel Medioevo dato che su di esse si creò la nota leggenda del Papa Martino IV, posto da Dante, nel Canto XXIV del Purgatorio, tra i golosi. Correva la diceria popolare che egli fosse così goloso delle anguille di Bolsena che le faceva affogare nella Vernaccia per renderle più saporite quando venivano arrostite.
UN’ESCURSIONE A CIVITA, CITTÀ CHE MUORE
Non potete perdere una visita molto interessante a Civita di Bagnoregio, che si trova a pochi chilometri da Montefiascone. Il borgo è posto in cima ad un poggio che era collegato da una strada che è crollata a causa della conformazione di tufo e argilla delle vallate vicine. È stato costruito un ponte su piloni che consente l’accesso a piedi ai visitatori. È definita “città che muore” perché gli abitanti si sono ridotti a 11, che svolgono piccole attività commerciali per i turisti. Il borgo ha una chiesa ed abitazioni semplici arricchite da piante e fiori. È un minuscolo centro abitato che si può definire “fuori dal tempo”.
LA LEGGENDA DEL VINO EST! EST! EST! E LE SUE CARATTERISTICHE
Intorno al Lago di Bolsena si coltivano i vitigni dai quali si ottengono le uve del vino Est! Est! Est!. Sul nome di questo vino si tramanda un racconto singolare. Nel 1111, al seguito dell’Imperatore Enrico V, che si recava a Roma per ricevere l’incoronazione dal Papa Pasquale II, vi era il funzionario Giovanni Defuk, molto goloso di vino, che inviava in avanscoperta un servitore che aveva il compito di indicare lungo la strada con un “est!” (cioè c’è) un vino di particolare pregio. Il servitore giunto a Montefiascone fu così entusiasta del vino assaggiato che sulla porta della locanda lasciò scritto tre volte il segnale convenuto. E così il vino, che prima si chiamava Moscatello, cambiò nome.
La zona di produzione dei vitigni del vino è quella intorno al Lago di Bolsena, nei Comuni di Montefiascone, Bolsena, Capodimonte, Marta. Vengono usate uve Trebbiano Toscano (65 %), Malvasia Bianca (20 %) e Rossetto (15 %). La fermentazione e l’affinamento avvengono in botti di acciaio inox e si presenta il vino sul mercato nella primavera dell’anno successivo. Il vino presenta un colore giallo paglierino e un sapore “asciutto e secco”. La gradazione alcoolica è di 11- 11,5 gradi.
PIATTI TIPICI DI MONTEFIASCONE
I piatti tipici di Montefiascone e del suo territorio sono quelli della regione laziale: coda alla vaccinara, pollo, coniglio, agnello e piccione ripieno. Ma considerando che la finalità di questo viaggio enogastronomico è la scoperta della bontà del vino Est! Est! Est! vi consigliamo di scegliere piatti con abbinamento adeguato alle sue caratteristiche. Potere scegliere primi e formaggi non stagionati, ma soprattutto preparati di pesce di mare e in particolar modo le anguille e i lucci del vicino lago.
IMPORTANTI PRODUTTORI DI EST! EST! EST!
Per organizzare il tuo itinerario alla scoperta del territorio e del vino Est!Est!Est! e personalizzare il tuo viaggio scegli tra le Cantine che puoi vedere nella MAPPA.
Antica Cantina di Montefiascone http://www.cantinaleonardi.it/
Antica Cantina Leonardi http://www.cantinaleonardi.it/
Falesco Cotarella http://www.famigliacotarella.it/
Cantina Stefanoni http://www.cantinastefanoni.it/
Azienda Mazziotti di Bolsena http://www.mazziottiwines.com/