Partenza e viaggio
Decidiamo di partire da Milano verso sera per “macinare” un po’ di strada e portarci avanti, come si suol dire, e guadagnare un po’ di tempo sul giorno deciso per l’arrivo.
Abbiamo prenotato infatti il campeggio di Fazana e ci conviene arrivare presto per non perdere la giornata: il percorso è di circa 530 chilometri più o meno, facili da percorrere perché tutti in autostrada e solo in Istria in alcuni tratti in superstrada.
Dopo aver controllato tutto e quindi seguito il breve promemoria appeso sulla lavagnetta di sughero, e dopo aver ben raffreddato il frigorifero per tutto il giorno (anzi dalla sera prima), attivando la modalità gas, e caricato il serbatoio dell’acqua con relativo cloro, mettiamo in moto la prima avventura con il nostro nuovo Arcoexplorer.
Ci fermiamo all’autogrill a 5 chilometri da Palmanova, assolutamente da consigliare per sicurezza e tranquillità, aperto tutta la notte e ben vigilato dai camion che si fermano prima di proseguire verso Trieste e il confine.
Possiamo così riposare per riprendere la mattina presto dopo aver fatto colazione proprio in autogrill.
Ingresso al Camping
Percorriamo in tutta tranquillità la strada e ci rendiamo conto che non ci sono più frontiere da attraversare: in fondo è una bella notizia e ci fa piacere di vivere l’Europa senza i confini ai quali eravamo ancora abituati, seppure molto soft, della Slovenia e della Croazia, fino all’anno scorso e del cambio moneta europea in Kune nella Croazia.
Abbiamo quindi percorso un pezzo di Europa con l’intima soddisfazione di una conquista.
Il Bivillage è un Camping 4 stelle che se le merita tutte per i servizi, la gestione e quanto offerto al suo interno.
Ci assegnano una piazzola definita di mezza ombra che si è rivelata poi invece essere ben ombreggiata, quasi fin troppo, e oltre tutto in seconda fila e quindi abbiamo il mare davanti a pochissimi metri.
Che immagine piacevole questa!
Il pomeriggio ci serve per allestire qualcosa, fare un giro di perlustrazione e socializzare con i vicini tedeschi in roulotte.
Il Campeggio è molto vasto e per orientarci ci hanno dato una piantina che per i primi giorni teniamo in tasca, ma che poi ovviamente non ci serve più.
Organizzazione
Prima di andare in spiaggia per il primo contatto con l’acqua splendida seppur fresca vorremmo segnalare che i servizi del campeggio sono ottimi e sempre presidiati da un operatore per le pulizie e il mantenimento di ordine e che la raccolta differenziata dei rifiuti è davvero esemplare, sempre nel massimo della pulizia e dell’ordine che purtroppo molte volte non abbiamo trovato nei campeggi. Più di un ristorante con musica, market fornitissimo, accesso alla spiaggia diretto con più di un cancello che noi comunque abbiamo la fortuna di avere proprio davanti alla nostra piazzola, servizi di acqua presso ogni piazzola, oltre che di corrente come ovvio.
In pratica questa giornata di ambientamento ci rendiamo conto che l’avventura di questo viaggio è proprio nella scoperta e nella dimensione culturale di quello che vedremo nei prossimi giorni, perché l’ambiente ci offre grande serenità e non certo spazi avventurosi.
Uno degli aspetti più belli di questa vacanza istriana che consigliamo vivamente è dato dalla possibilità di camminare per chilometri lungo il mare su un percorso facile e davvero stimolante.
Raggiungiamo Fazana a piedi e calcoliamo tutti i giorni di fare almeno 10.000 passi cosa più che possibile dato che tra il percorso in campeggio per fare la spesa e per partecipare alle serate musicali più la camminata quotidiana sul lungo mare si raggiungono facilmente.
Fazana è una cittadina di pescatori ora trasformata per l’ospitalità ricca di angoli di incredibile bellezza e suggestione.
La raggiungiamo più volte nel periodo di permanenza nel Bivillage.
Rovigno via mare
Organizziamo oggi di andare a Rovigno con la barca e ci predisponiamo per una giornata di sole e di mare e di grandi scoperte del territorio. La città di Rovigno di impronta veneta con la sua stessa architettura ricorda un’appartenenza a una Venezia del passato che qui ha lasciato le sue tracce.
Percorriamo le sue strade alla scoperta di angoli e immagini speciali, testimonianze di un passato e di un presente vivo.
La barca ci porta poi a Orsera porto di pescatori e di barche da diporto costruita sulla collina a picco sul mare che visitiamo con un caldo intenso subito dopo il pranzo di ottimo pesce consumato in barca.
Rientrando costeggiamo l’arcipelago Brioni con le sue isole ricche di vegetazione che costituiscono un grande patrimonio naturalistico.
La sera ci riserva delle sorprese di colori, giocati tra cielo e mare, come del resto una sorpresa continua è il senso di pace della mattina che si apre con immagini di una suggestione serena come potete vedere.
Alla scoperta di Pola
La storia ci racconta della grande guerra e degli episodi di indipendenza, ma ci racconta anche di un periodo ancor più lontano con il suo anfiteatro ancora in perfette condizioni nel quale sostiamo a lungo per fotografare ogni angolo suggestivo che ci riporta alle antiche glorie.
Abbiamo raggiunto Pola con i mezzi pubblici che si prendono proprio all’ingresso del campeggio e la distanza è davvero di una decina di minuti per arrivare al centro città.
Una giornata passata anche a cercare gli oggetti ricordo da portare a chi è rimasto a casa e aspetta comunque un piccolo pensiero.
Un po' di mare
La comodità della spiaggia e il mare così bello ci inducono a una giornata di piena abbronzatura.
La spiaggia è libera e noi ci posizioniamo la mattina nella zona più assolata sapendo che si potrebbe anche utilizzare del servizio ombrello che incredibilmente è libero dopo le 5 del pomeriggio, quando è ancora comunque bello starsene al mare.
Punta Sabbioni
Il viaggio di rientro in Italia incontra qualche momento di coda vicino Trieste dove non ci fermiamo, perché già vista molte volte che però consigliamo a chi non l’avesse ancora vista, qualora potesse aggiungere un paio di giorni al suo itinerario. Ci starebbe proprio anche se noi non l’abbiamo contemplata. Ci dirigiamo invece verso Venezia in autostrada per deviare verso Jesolo che superiamo per raggiungere Punta Sabbioni.
Perché Punta Sabbioni? Il motivo è che vorremmo raggiungere Chioggia via mare. Da qui, infatti, si possono prendere i battelli per le isole e per la laguna oltre che per Venezia dove facciamo solo una puntata veloce per un aperitivo e per salutare degli amici.
Il campeggio Miramare è estremamente accogliente, piccolo ma servito di tutto punto a livello familiare e confortevole.
Faremo una scorpacciata di ottimo pesce nel ristorante vicino al faro che raggiungiamo rigorosamente a piedi: sono circa 1800 metri, ma siamo molto allenati a camminare.
Chioggia da scoprire
Il viaggio in battello è piuttosto complesso ma ci aiuta un’amica guida espertissima della laguna a organizzarci:
– piccolo tratto a piedi o con navetta dal campeggio all’imbarcadero
– battello per il Lido
– autobus di linea che percorre tutto il Lido fino agli Alberoni e oltre verso Pellestrina con utilizzo anche di ferry boat, per passare appunto dall’isola del Lido a quella di Pellestrina, esperienza assolutamente nuova per noi con un mezzo di linea
– battello dall’imbarcadero, raggiunto all’ultima fermata del pullman, a Chioggia.
Una giornata intensa che ci consente di visitare Chioggia nelle sue caratteristiche: sembra di essere in una piccola Venezia e ci godiamo la passeggiata lungo il corso, la visita alle chiese, la scoperta dei canali…
Il caldo di oggi è opprimente e ci fermiamo spesso per bere e stare un po’ all’ombra.
Uno Spritz a Venezia
Prendiamo il battello verso il Lido e proseguiamo poi per Venezia San Zaccaria. Un sole intenso che ci fa cercare l’ombra dei baracchini che vendono ricordi di tutti i tipi: cappelli, ventagli, gondole di plastica, bandierine e quant’altro. Siamo venuti a Venezia solo per un aperitivo in Piazza San Marco e osserviamo con il cuore trepidante la meraviglia di questa città che rappresenta uno dei luoghi più imitati e più belli del mondo. Non abbiamo in programma di fermarci anche perché ci vorrebbero molte giornate per visitarla non ritenendo certo possibile un mordi e fuggi di fronte a tanta arte, storia, cultura.
Sosta a Rosolina Mare e rientro
Il periodo previsto per questo breve, ma significativo viaggio è terminato e quindi raccogliamo con il massimo dell’ordine ogni cosa e sistemiamo il camper come nel momento della partenza affinché sia pronto per il prossimo giro che faremo in settembre. La volontà è proprio quella di avere sempre tutto allestito per poterlo utilizzare il più possibile anche con percorsi brevi, ma significativi e quindi ci organizziamo per chiudere e avviarci verso Milano dove rientriamo in serata con un “pacchetto di fotografie” e di immagini negli occhi.
Leggiamo prima di partire, come sempre, il promemoria per la fase di chiusura, appeso alla lavagnetta di sughero per non dimenticare nulla e intanto controlliamo se abbiamo preso nota di quanto mancava… piccole cose, ma da tenere presenti. Questa è una buona regola per migliorare sempre di più il comfort del camper, la casa viaggiante che per alcuni giorni è riferimento e supporto.
Cambio improvviso di programma facciamo una puntata a Rosolina Mare prima del rientro!