Sogni realizzati: Un viaggio verso l'aurora boreale
Da tutta la vita sognavo di vedere l’aurora boreale (come tanti del resto) e finalmente ero su un volo che da Oslo mi avrebbe portata a Tromsø. I sogni realizzati sono altra cosa dai sogni desiderati… così è stato per me in questo viaggio.
Magia Artica
La scelta di un appartamento sulla riva di un fiordo, in una zona isolata, si è rivelata vincente: la mattina, al risveglio è buio (considerate che a fine gennaio il sole sorge verso le 10 e tramonta alle 14) ma dopo la colazione il cielo si tinge di un rosa tenue che piano piano si trasforma in un incendio che dall’alto infiamma le acque, ferme, placide e luminose; poi esci e sotto casa, nella neve, vedi passeggiare … una renna che passa di lì per caso.
Oltre le immagini
Ecco: per raccontare quei meravigliosi 8 giorni di viaggio potrei descrivere le bellezze di una piccola città, l’incontro con i Sami allevatori di renne, le costruzioni nel ghiaccio oppure i giri in slitta trainata da husky, tutte queste cose (bellissime intendiamoci!) potrebbe raccontarle chiunque sia stato li; io preferisco raccontare le immagini che mi si sono impresse negli occhi, le emozioni che conservo nel cuore, perché sono fatta così, perché questo è il mio concetto di viaggio.
Atmosfera intima e scoperte urbane
È quasi sempre buio, ma non è quel buio che fa paura, è un buono intimo, accogliente, rassicurante, cammini nel riverbero della neve, su percorsi pedonali perfettamente battuti e incroci una signora che porta spasso il suo cagnolino protetto dal freddo con un plaid, comodamente adagiato in una slitta. Il silenzio colpisce, non ci siamo più abituati, la sensazione di pace che si percepisce osservando le case bianche, o rosse, tutte con grandi finestre senza tende, tutte con una luce accesa davanti ad ogni finestra. Le auto procedono caute, senza prepotenza e se intravedono una figura umana rallentano nell’ipotesi che questa voglia attraversare la strada. In centro città, come in ogni città seppur piccola, tante persone, movimento, vita e tanti turisti.
Anche qui momenti da scoprire, come il chiosco sul marciapiede che si è attrezzato con panche di legno ricoperte da pelli di renna, bracieri accesi e gruppi di amici che mangiano un panino sorseggiando una birra.
Amicizia e autenticità
A proposito di amici un’altra componente essenziale al fine della buona riuscita di un viaggio sono proprio loro: gli amici. Nel nostro caso non si sarebbe potuto chiedere di meglio; la totale condivisione delle esperienze e le risate fino alle lacrime hanno contribuito a rendere speciale il viaggio. Ho già citato il popolo dei Sami, ho avuto modo di constatarne l’autenticità e la capacità di mantenersi fedeli alle proprie radici nonostante l’invadenza e la curiosità dei turisti.
Un incontro indimenticabile
A causa del maltempo abbiamo rischiato di non riuscire ad uscire in catamarano per avvistare le balene ma in zona Cesarini ce l’abbiamo fatta! una famiglia di orche per un lungo tratto ci ha affiancati, per riprenderle abbiamo sfidato il vento che ; vi assicuro; era davvero gelido ma ne è valsa la pena.
Una magica esperienza
Ho iniziato questo racconto citando l’aurora boreale e con essa intendo chiuderlo. Vi avverto, si rischia di rimanere delusi, l’occhio umano ha bisogno del fermo immagine di una telecamera (meglio se di un cellulare) per vederla in tutta la sua magia; ma posso dire con la consapevolezza di non essere la sola a pensarlo, che ti lascia il desiderio di tornare a darle la caccia, ancora e ancora e ancora …
Buona vita bella gente!
Grazia