Chiusi città “etrusca”

Si può iniziare il viaggio uscendo al Casello “Chiusi-Chianciano Terme” dell’Autostrada E 35 ed entrare subito in città per una visita. Chiusi, abitata già dall’epoca dell’età del ferro, dall’VIII secolo a.C. diventò fondamentale luogo per il controllo della via che collegava Roma all’Etruria. Alla fine del Vi secolo a.C. il re Porsenna si scontrò con Roma per riportare al potere Tarquinio il Superbo che era stato cacciato dalla città, ma poi Chiusi fu conquistata dai Romani e mantenne un ruolo importante lungo la Via Cassia. Il suo territorio lasciò un ricco patrimonio di tombe con camera che ancora oggi si possono ammirare. Durante il Medioevo la città diventò un potente ducato longobardo che comprendeva un vasto territorio. Vi furono numerose guerre con Perugia per il controllo del Lago Trasimeno e con la vicina Orvieto per il controllo del territorio. Nel 1111 per decreto imperiale parte del suo territorio venne donato al Patrimonio di San Pietro, cioè allo Stato della Chiesa. Alla fine del XII secolo la città si indebolì e il suo territorio fu diviso tra Perugia e Orvieto. Luoghi di interesse di Chiusi sono la Concattedrale di San Secondiano e la Tomba del Colle. Conclusa la visita imboccate la SS 146 per recarvi a Montepulciano.

Chiusi: Concattedrale di San Secondiano

Montepulciano, ricca di benessere e di cultura

La tradizione sostiene che la città fu fondata sul finire del VI secolo a.C. da Porsenna, lucumone di Chiusi, e sotto il dominio di Roma ebbe di stanza alcune legioni per la difesa della delle vie di comunicazione verso l’Etruria. Durante il Medioevo si alleò con Perugia e Orvieto per difendersi da Siena che voleva sottometterla. Il XIV secolo fu per il borgo un periodo di splendore e di benessere e nel 1390 si alleò definitivamente con Firenze contro l’aggressività di Siena. Nel periodo dell’Umanesimo e del Rinascimento (secolo XV e prima metà del XVI) Montepulciano fu un centro culturale di grande rilievo in cui si affermarono personaggi come l’umanista Bartolomeo Aragazzi e il poeta Angelo Poliziano. Quando Siena nel 1559 fu annessa al Ducato di Firenze Montepulciano perse importanza strategica, ma rimase un centro importante per il commercio e l’attività agricola, fondata soprattutto sulla viticoltura. Luoghi importanti per valore culturale sono la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il Palazzo Comunale. Conclusa la visita recatevi all’Azienda Vinicola Cantina del Redi, in Via Provinciale 7 di Montepulciano per una visita di degustazione, con la quale si conclude il vostro viaggio.

Storia del Vino Nobile di Montepulciano

Il territorio di Montepulciano ha un’antichissima tradizione enologica che risale al IX secolo e nei secoli successivi furono fatte delle leggi cittadine che regolavano la produzione e il commercio dei vini della zona. Il nome “Nobile” fu coniato nel Settecento quando si ottenne dal vitigno Sangiovese Grosso un vitigno derivato che prese il nome di Prugnolo Gentile, che sta alla base del “Nobile”. Non vi è un parere comune sul perché questo vino si chiami “nobile”: alcuni sostengono che il nome derivi dal fatto che il vino era di così di alta qualità da essere consumato dai nobili; altri invece sostengono che derivi dal fatto che molti nobili della città si dedicavano alla produzione del vino della zona. Questo vino ottenne la DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) nel 1980 ed essa limitava il luogo di produzione al territorio di Montepulciano, che ha terreni sabbiosi ed argillosi che assicurano notevole struttura al prodotto. La zona di produzione si estende anche alle frazioni del Comune, come Valiano, Abbadia, Sant’Albino e Gracciano.

Caratteristiche del Nobile di Montepulciano

Il vino si ottiene da uve del vitigno Prugnolo Gentile (70%), da uve di altri vitigni a bacca rossa (massimo 30%) e con possibilità di aggiungere un 5% di uve a bacca bianca. La fermentazione viene effettuata in vasche di acciaio e l’affinamento per due anni in grandi botti di rovere o per tre anni per la versione Riserva. Il vino ha un colore rosso granata con riflessi arancioni, un profumo intenso, vinoso, e un sapore asciutto, morbido e con un leggero retrogusto amarognolo. Deve avere una gradazione minima di 12,5 gradi, ma sul mercato arriva con 14 – 14,5 gradi. Può essere invecchiato fino a 8 anni ed oltre.

Abbinamenti

Il Nobile di Montepulciano è un vino di forte struttura e perciò va abbinato con piatti di gran sapore, come arrosti di carni rosse e bianche, tagliate di Chianina, selvaggina e formaggi stagionati e piccanti. E’ questo un vino che può accompagnare un piatto tipico toscano, come l’arrosto di cinghiale.

Arrosto di cinghiale

Storia della Cantina del Redi

La Cantina, che rientra come marchio di eccellenza della vecchia Cantina di Montepulciano, dal 1988 ha voluto dedicare il nome a Francesco Redi, studioso che nel 1685 con il suo libro “Bacco in Toscana” volle esaltare il Montepulciano definendolo “d’ogni vino è Re”. La cantina si impegna a mantenere alto il livello di qualità di un vino di così lunga tradizione scegliendo le migliori uve e rispettando con scrupolo i processi di lavorazione che hanno assicurato il successo della propria attività. Potete prenotare una visita di degustazione per potere apprezzare la qualità del “Nobile di Montepulciano” che certamente non vi deluderà.

Produttori di Vino Nobile di Montepulciano

Azienda Vinicola Cantina del Redi
Azienda Vinicola Fattoria del Cerro
Azienda Vinicola Boscarelli
Azienda Vinicola Antico Colle
Azienda Vinicola Avignonesi Fattoria Le Capezzine
Azienda Vinicola Capoverso

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