La Cupola del Brunelleschi è uno degli edifici più famosi del Rinascimento e uno dei simboli della città di Firenze, progettato dall’architetto Filippo Brunelleschi. La sua realizzazione fu pagata ancora una volta con i soldi delle corporazioni per essere la più grande del mondo: fu così progettata un po’ più larga del Pantheon.
È enorme: ben 4.000.000 di mattoni, con un diametro di 47 metri (150 piedi). Costruita con un doppio guscio, di forma ottagonale, disegni a spina di pesce, nessuna barra di ferro a sostegno!
Per darti un’idea delle dimensioni e della sua struttura, ci chiediamo: quanto è grande? Dai un’occhiata alla finestra di vetro colorato: bene da quel vetro al muro esterno sono circa cinque piedi. La stessa distanza è all’interno, quindi i muri sono spessi ben dieci piedi.
In cima puoi vedere un Golden Globe. Lo ha realizzato Andrea del Verrocchio, più noto per essere stato il Maestro di Leonardo da Vinci, e segna il punto più alto dell’edificio più alto della città.
Dal 1434, il governo di Firenze, decretò che niente avrebbe mai potuto essere più alto di quel punto, che è ancora il limite per lo skyline. Infatti, per non perdere la nostra identità, ogni edificio della città dovrebbe essere più basso di quel punto, compresi i moderni grattacieli delle periferie, e anche il campanile di Giotto. Il Campanile di Giotto è l’altro meraviglioso edificio che vedete qui, progettato appunto da Giotto, artista multitasking, come in seguito potranno essere Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti.
Voglio sottolineare che è assolutamente insolito che il campanile sia più basso della Cupola, perché di solito i campanili sono più alti! Ma non a Firenze dopo il 1434!
L’architetto che ha progettato la chiesa non l’ha comunque vista finita perché, come certo ti ricordi, ci sono voluti ben 138 anni per la sua costruzione. Altri quattro architetti hanno lavorato dopo di lui e il sesto, Filippo Brunelleschi, è l’uomo che ha finito la chiesa, ma soprattutto ha costruito la Cupola. Ecco uno sguardo orgoglioso al suo capolavoro.
Qui vedi solo la porta chiusa a chiave. Ma dietro quella porta, quella tra le bandiere blu, c’era il lavoro di Michelangelo… Qui infatti è dove fisicamente Michelangelo scolpì il suo David, che originariamente avrebbe dovuto essere uno dei contrafforti della cattedrale.
Ma torniamo al punto da cui abbiamo iniziato. Mi piace farvi sapere un paio di cose però legate alla mia vita personale: all’ultimo piano di quell’edificio sono nato nella stanza a sinistra. Quello era l’appartamento di mio nonno.
E, ultimo ma non meno importante, questo è il mio liceo, come potete leggere sulla targa è dedicata a Galileo, quello scienziato che ebbe parecchi problemi con il Papa a causa della sua teoria che mise il sole al centro del sistema solare con la terra che gira intorno ad esso.
Galileo fu condannato per eresia ed è stato qui agli arresti, in questo edificio, per alcuni anni. Prima di allora, un secolo prima Leonardo da Vinci lavorò nello stesso edificio.
Mio padre mi diceva: Bernardo, sei tu che hai rotto la reputazione della scuola, frequentata da Carlo Lorenzini, Collodi, l’autore che ha scritto le Avventure di Pinocchio.
Ecco questa è la sezione del Duomo. Ci sono molte altre cose a Firenze che vedrai nella prossima puntata. Ciao!