Domenica 4 agosto
Ieri sera il cielo sembrava una tela barocca…
Sono 50 anni di viaggi… numero davvero “ingombrante”… Con tutti i mezzi in ogni stagione con i più diversi motivi… Prosegue la stagione del camper…
Partenza per la Spagna con tappa di avvicinamento… sosta per pernottamento vicino al lago di Montauroux sul fiume Siagne.
Lunedì 5 agosto
Trasferimento da Montauroux a El Port de la Selva. Orario di arrivo previsto 14.30… orario effettivo di arrivo 20.30… Tutta l’Autoroute 8 è stata una successione di code e di rallentamenti che si sono alternati facendoci maturare 6 ore di ritardo sulle previsioni… Giornata intensa… del resto da prendere con leggerezza (seppur stancante) che fa parte delle incognite di una “vacanza itinerante”..
Finalmente in Spagna e domani visita e riscoperta di Cadaques … con la sua arte, natura, cultura… e memorie di viaggi lontani passati da queste parti.
Il campeggio a quell’epoca, più o meno, è rimasto… più che adeguato a chi va esplorando con un po’ di distacco … da “camminatore”…
Martedì 6 agosto
Primo giro alla scoperta “del mondo” di questo itinerario.
Dal campeggio a Cadaques con pullman di linea… mezz’ora di curve in un paesaggio suggestivo di terrazzamenti, su una strada rallentata dalle doppie manovre a ogni incrocio di altri mezzi.
Cadaques poi apre il cuore con le sue case bianche candide, le sue strade ripide di pietra, lo sfondo nel blu… la ricchezza di suggestioni non fa neppure sentire la fatica per raggiungere la casa di Dalì… solo un paio di km, ma di una salita davvero notevole per “scavalcare” la collina.
Poi lo spettacolo che si presenta dell’altra insenatura fa vivere intensamente il senso del tempo dentro questo spazio… sì, perchè c’è sempre uno stupore quando si viaggia (spazio che si vive) e si sente di essere parte del tempo nelle immagini rimaste di chi ci ha preceduto.
Mercoledì 7 agosto
In questo viaggio, che si realizza nelle scoperte e riscoperte di ambienti, paesaggi e “varia umanità”, grande parte ha anche il percorso, la strada da percorrere.
Così dal camping di El Port de la Selva a quello di Barcelona abbiamo dapprima superato la collina verso Roses e poi in direzione Figueres, tra curve continue in una carreggiata molto stretta per il camper, poi abbiamo imboccato l’Autopista con le molteplici deviazioni non rilevate dal navigatore (eppure un tempo tutto si faceva con la carta automobilistica in mano e mille preguntas, dove possibile).
Comunque, tra una curva e l’altra e tra una deviazione e l’altra abbiamo raggiunto il campeggio Tres Estrellas nel primo pomeriggio e questo ci ha consentito di trascorrere mezza giornata di mare in una giornata assolata e luminosissima, rinfrescata da una brezza di mare più che gradita. Più di 100 passi la profondità della spiaggia di sabbia dalla riva alla rete di recinzione… spazi aperti… per pensieri “aperti”…
Piazzola di dimensioni incredibili, ma con poco campo per il cell (ivi comprese le varie risorse tecnologiche che dipendono dalla rete delle connessioni), ma proprio fronte mare…
Le sorprese, tuttavia, ci raggiungono in pochi minuti e così abbiamo potuto verificare che circa ogni 3/4 minuti arriva un aereo e che dalle 5 in poi si alza un aereo in volo ogni 3 minuti diretto verso Sud.
Alcuni ci passano sopra e ormai sono una compagnia… di questo campeggio che confina con uno degli aeroporti più “battuti” soprattutto nei mesi estivi.
Ora non resta che organizzare la giornata di domani in città. Altro giro… altra corsa.
PS Per la prima volta (sull’Autopista verso Barcellona) ho letto le insegne luminose del traffico che suggeriscono: Non date fiducia agli estranei che possono truffarvi.
E in un’area di sosta sull’Autoroute 8 in Francia: Attenzione ai furti con il disegno di una gazza con in bocca dei bracciali!!!
Giovedì 8 agosto
Giornata di immersione nell’arte moderna di Gaudi alla Casa Batlò. Visita guidata con IPad ben studiata e certamente coinvolgente sia per i testi calibrati di tipo evocativo della presentazione sia per le musiche utilizzate.
Il momento esplosivo nuovo è quello realizzato, al termine del percorso, con una tecnologia avanzata, in una stanza completamente isolata nella quale gli effetti di luce si sovrappongono alle riproduzioni dell’edificio interno ed esterno, in una successione grafica erompente, quale l’impeto dell’animo del grande architetto visionario… Un’esperienza sensoriale che trasporta le emozioni, le “illumina”.
Questo ultimo passaggio interpretativo infatti propone entusiasmo, fiaba, avventura, in una prospettiva simbolica il cui racconto inevitabilmente affascina e trasporta….
Venerdì 9 agosto
Il giro panoramico con il pullman hop on – hop off consente di vedere nell’insieme gli spazi e la struttura della città e nello stesso tempo facilita gli spostamenti da un punto all’altro.
Città ampia e aperta, Barcelona, dal traffico scorrevole che abbiamo abbracciato con le sue caratteristiche: ampi viali, edifici imponenti, strade larghe dalla zona del porto a quella più interna, fino al centro storico con i suoi vicoli medievali e il suo mercato…
Oggi la cattedrale, che abbiamo “vissuto” con la necessaria calma e apertura dell’animo, ci ha messo in contatto diretto con il tempo proteso verso l’alto, in un gioco di linee che sembrano dare risposte all’umano andare e al perenne interrogativo di ciascuno.
Ogni pietra o scultura o piega del marmo si inseriscono in una storia più grande, verso scoperte di eternità per qualcuno e aneliti rimasti impressi per altri… in una comune eredità di sapienti mani laboriose e pensieri indomiti di arditi architetti.
Così percorre la cattedrale lo sguardo comune di sconosciuti che, in un modo o nell’altro, cercano, anche inconsapevolmente, bellezza, storia e testimonianza… “risposte forse nel vento…” o passate tra queste navate dove rimane lo spirito di tutti quelli che vi sono passati.
Sabato 10 agosto
Giornata molto intensa iniziata con operazioni camper per partenza di domattina presto. Guadagnare tempo diviene essenziale dovendo partire presto.
Il caldo di Barcelona di questi giorni è davvero intenso e pesante e Juanito il “miglior taxidriver”, come lui si definisce, ci dà una mano per gli spostamenti veloci dal campeggio al centro città e viceversa.
Stamattina al parco Guell circa 42 gradi sul termometro (i percepiti? Mah, meglio non indagare) … e l’ambiente solitamente fresco e corroborante non ha certo offerto il meglio di sé, in una aridità, per mancanza d’acqua, che lo ha reso assetato e molto “provato”.
Si cammina più di 25 min per scendere, cercando obbligatoriamente le zone d’ombra che offrono un po’ di refrigerio… Raggiungiamo finalmente il nostro hop on – hop off che ci consente di chiudere con la panoramica della città che ci nutre e ci rigenera con acqua e gelati a gogo.
Ma il pomeriggio finalmente si riempie di una nuova storia: La Sagrada Familia… Quel che colpisce al primo impatto è il contrasto tra la narrazione esterna che rappresenta la Bibbia nel dettaglio scolpito dei suoi passaggi essenziali e l’interno che si apre a una rivisitazione luminosa della tensione verso l’alto di rinnovate forme medievali gotiche. L’anelito di fede è folgorato dalle vetrate che scompongono la luce in riflessi che colorano e si imprimono su colonne e pareti…
All’interno il percorso, al quale si è abituati nelle visite museali, è relativo: tutto si vive in modo unitario e, in un certo senso, comunitario e all’unisono… forse simbolo anch’esso di una sagrada familia? O mia interpretazione ardita?
Non può mancare in questo viaggio una cena di compleanno in un ristorante di ottima fama!!! Una paella assai nobilitata…
L’esperienza a Barcelona così si conclude camminando verso la statua di Colom che fa sentire qualche orgoglio di italianità…